Superbonus 110% come funziona e chi può usufruirne

SuperBonus110

Il Superbonus 110% è la maxi-agevolazione che lo Stato italiano ha introdotto lo scorso anno con il Decreto Rilancio. Si tratta di una misura straordinaria, nata per far fronte alla crisi economica causata dal Covid-19.
L’incentivo è stato ideato come “amplificazione” di due agevolazioni che già esistevano, l’Ecobonus e il Sismabonus. Questi consentono normalmente di detrarre da un minimo del 50% fino ad un massimo dell’85% delle spese, per interventi edilizi mirati all’efficientamento energetico e all’adeguamento antisismico degli edifici.
Con il Superbonus 110% invece, diventa possibile eseguire molti di questi lavori in maniera completamente gratuita. Vediamo come funziona l’incentivo e chi può beneficiarne.
Superbonus 110%: come funziona?
Il Superbonus 110% permette quindi di effettuare interventi di ristrutturazione antisismica ed efficientamento energetico senza alcun costo.
È possibile usufruire dell’incentivo in 3 modi differenti:
– Pagando subito e detraendo poi le spese con la Dichiarazione dei Redditi. Si ottiene un pieno rimborso per i lavori, e in più il 10% eccedente sotto forma di credito d’imposta. Il procedimento non prevede una detrazione di 10 quote in 10 anni (come accade con l’Ecobonus e il Sismabonus tradizionali), ma di 5 quote da ripartire in 5 anni;
– Pagando subito l’intera fattura all’impresa, per poi cedere il proprio credito del 110% a fornitori, istituti bancari o enti finanziari e assicurativi;
– Con lo sconto in fattura. E quindi l’impresa accetta di eseguire gli interventi gratuitamente per l’intero importo, il 100%. Dal cittadino riceverà il credito d’imposta nella percentuale restante, ovvero il 10%, che la ditta potrà a sua volta cedere agli istituti bancari o altri enti. In più però, ovviamente potrà recuperare l’intero contributo per gli interventi edili, sempre sotto forma di credito d’imposta.
Per gli interventi legati all’efficientamento energetico, sarà necessario che l’edificio attesti un miglioramento minimo di 2 classi energetiche. Oppure che raggiunga la classe più elevata.
Per quanto riguarda i lavori legati al Sismabonus nella misura del 110%, saranno concessi unicamente nelle zone di rischio 1, 2 e 3 del territorio italiano. Sono quindi esclusi i Comuni che appartengono alla zona 4. Anche qui, si dovrà certificare che i lavori apporteranno un miglioramento nelle prestazioni antisismiche della struttura.

Chi può usufruire dell’agevolazione?

In merito al Superbonus 110%, sono tante le novità introdotte con la Legge di Bilancio 2021. Tra le più importanti, c’è quella che consente ai cittadini di usufruire dell’incentivo sia per una prima che per una seconda casa.
Inoltre, diventano ammissibili anche gli interventi che rientrano nella “ristrutturazione edilizia”. Ovvero quelli che prevedono la demolizione di una struttura per poi costruirne un’altra da zero. A patto però che il nuovo edificio mantenga la stessa volumetria e occupi la stessa superficie del precedente.
Il maxi-incentivo è destinato a:
– Persone fisiche;
– Condomini;
– IACP (Istituti Autonomi Case Popolari), o società e associazioni che operano con lo stesso scopo;
– Cooperative a proprietà indivisa, ma solo per immobili assegnati ai soci.
Con la Manovra 2021, il Governo ha esteso la validità dell’agevolazione fino al 30 giugno 2022. Il che significa che i lavori dovranno essere ultimati entro tale data. Ma in certi casi sarà possibile prorogare la scadenza se lo stato dei lavori si troverà già in fase avanzata.
Il Bonus 110% non può essere utilizzato per lavori su immobili considerati di lusso. Più precisamente, sono esclusi quelli che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9.

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